Si tratta di un grande albero noto con il nome volgare di abete bianco, una conifera tipica delle aree dolomitiche ed alpine, oltre che delle zone più alte degli appennini. le principali caratteristiche distintive sono: la punta a nido di cicogna, i coni rivolti verso l'alto che non cadono al suolo, gli aghi disposti a pettine sui rametti, con faccia superiore verde brillante ed inferiore biancastra azzurina con due linee stomatiche più scure.
2 file, l'ultimo inserito il 29 Ott 2008 Album visto 560 volte
Conosciuto come Acero di Monte, in realtà si adatta bene anche alle basse quote ed è presente nel verde urbano di molte località planiziali. Si riconosce per la forma delle foglie: lobo apicale contenuto tra due profonde incisioni (1/3 della lamina), con numerosi denti laterali tutti rivolti verso l'apice, con lungo picciolo rossastro. Presenta samare doppie, che si staccano solo a maturità, che presentano tra l'una e l'altra un angolo di 90°.
5 file, l'ultimo inserito il 17 Mag 2008 Album visto 502 volte
Pianta tra le più tossiche, denominata comunemente come Vulparia, si ritiene che le sue tossine un tempo venissero estratte per avvelenare volpi e lupi. Cresce ai margini dei boschi, in prossimità delle zone più umide, creando degli angoli di vegetazione ad altissima densità.
6 file, l'ultimo inserito il 12 Lug 2008 Album visto 603 volte